Accoglienza

  • Spazio di ascolto: primo contatto (telefonico e/o vis a vis), colloqui di ascolto empatico volti ad accogliere la donna senza giudicare e senza sostituirsi a lei, counseling per riconoscere e comprendere la situazione personale ed avviare percorsi di cambiamento aiutando la donna a trovare strumenti e strategie per superare il disagio a partire dalle proprie risorse (“aiutare la donna ad aiutarsi”) e creando le condizioni per far emergere il massimo potenziale della donna anche grazie ad una relazione autentica ed empatica. Il colloquio di counseling è un intervento non-direttivo volto all'autonomia, all'indipendenza ed alla responsabilizzazione attraverso un aumento della consapevolezza della donna.

  • Sostegno psicologico, indispensabile in particolar modo nel momento in cui la donna decida di denunciare il maltrattante e le si chieda una sua collaborazione nel processo di “raccolta” delle prove.

  • Valutazione del rischio vittimologico, che verifichi ed attesti non solo la presenza di fattori oggettivi di vulnerabilità, ma analizzi la cornice di significati all'interno dei quali la violenza si manifesta, al fine di fornire un quadro generale che consenta di cogliere le dinamiche disfunzionali alla base della violenza subita e di elaborare un intervento individualizzato calibrato sulle esigenze specifiche delle donne e dei minori che a noi si rivolgono.

  • Orientamento e/o accompagnamento ai servizi territoriali (servizi sociali, pronto soccorso, ospedali, forze dell'ordine, tribunale) e alla rete relazionale della donna (parenti, amici). Gli affiancamenti sono pensati e strutturati specificatamente in relazione agli obiettivi del percorso della donna e concordati con le operatrici ed eventualmente le legali di riferimento.

  • Informazione e consulenza legale per fornire alla donna una maggiore consapevolezza sulla tutela dei propri diritti e sugli strumenti giuridici esistenti sia in ambito civile che penale, nell'assoluto rispetto della volontà della stessa.

  • Percorsi di ascolto e sostegno al/alla minore vittima di abuso e maltrattamento o testimone di reato (violenza assistita).

  • Gruppi di sostegno per creare uno spazio di confronto, condivisione e consapevolezza tra donne.


Le legali di cui si avvale il centro possono fornire informazioni e consulenza legale condividendo la metodologia dell’accoglienza con le operatrici.Le legali sono specializzate in diversi ambiti del diritto quali: penale, civile, amministrativo, lavoro. Tutte hanno un esperienza più che ventennale assistendo da tempo donne che subiscono violenza e sono iscritte alle liste dei difensori disponibili al Gratuito Patrocinio; alcune sono iscritte all’ AIAF (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori).


Attività di formazione, prevenzione e sensibilizzazione

  • Corsi per operatrici/operatori socio-sanitari, giudiziari e di pubblica sicurezza, enti pubblici.

  • Corsi, seminari, progetti specifici con istituzioni scolastiche e universitarie su temi della violenza contro donne e minori (le forme della violenza, ciclo della violenza, la violenza “assistita” da parte dei minori, educativa di genere, stereotipi di genere, pari opportunità).

  • Corsi e laboratori per bambine/i, adolescenti ed adulti/e (es: educazione di genere; educazione all'affettività; riconoscere e superare la dipendenza affettiva; riconoscere la manipolazione perversa; gruppi/laboratori di parole per bambine/i vittime di maltrattamento/ abuso o figlie/i di genitori separati; depressione pre e post-natale; educazione alla bi-genitorialità; sostegno genitoriale; sostegno alle donne in fase di separazione e di divorzio).

  • Laboratori interculturali.

  • Promozione sociale e culturale: incontri, seminari e convegni calibrati su diversi target di popolazione e differenziati in base all'analisi dei bisogni del territorio, in modo da sensibilizzare e coinvolgere in modo capillare il maggior numero di cittadine/i possibile, offrendo alle istituzioni la possibilità di co-costruire con il team del centro occasioni di dialogo, incontro e di riflessione collettive.

  • Corsi e progetti che coinvolgono i vari attori legati al mondo del lavoro (associazioni di categoria, sindacati, Camera di Commercio ecc.) per il contrasto della violenza di genere e la promozione delle pari opportunità nei luoghi di lavoro.

  • Collaborazioni con istituzioni e organizzazioni femminili, anche a livello internazionale, al fine di attuare attività in rete inerente la produzione, divulgazione, partecipazione a progetti sulla promozione sociale, la violenza contro donne e minori, la genitorialità, la salute e il benessere della famiglia, la multiculturalità, la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.



Orientamento e accompagnamento alle scelte lavorative consapevoli

  • Percorsi di sostegno motivazionale per avvicinare/accompagnare e facilitare l’inserimento sociale e lavorativo di donne vittime di violenza.